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Alberto Giacometti

 Alberto Giacometti (1901-1966) è stato un disegnatore, pittore e scultore svizzero. È considerato uno dei più influenti artisti del XX secolo. Giacometti proveniva da una famiglia di artisti. Suo padre, Giovanni, era un pittore post-impressionista, che - da maestro - avvicinò il giovane Alberto alla pittura e lo introdusse all'arte più in generale. Alberto lasciò la Svizzera per Parigi nel 1922, ma continuò a frequentare regolarmente la sua valle e Maloja soprattutto durante i periodi estivi. Qui era vicino ai suoi e lavorava nel suo atelier di Capolago e, dopo il suo matrimonio con Annette, in quello di Stampa.

Durante gli anni '20 e '30, Giacometti venne influenzato da movimenti artistici come il cubismo e il surrealismo, ma in seguito sviluppò uno stile distintivo caratterizzato inizialmente da minuscole figurine; le prime di esse furono realizzate immediatamente dopo l'improvvisa scomparsa della sorella Ottilia nel 1937.  Dal 1950, dopo aver superato le miniature con Femme au chariot creata a Maloggia,  le figure umane di Giacometti divennero allungate e sottili, spesso ritratte in pose suggestive e tormentate. Durante gli ultimi 5 anni di vita, Alberto si dedicò alla rappresentazione dello sgardo, di quello che secondo lui era la caratteristica distintiva ed essenziale dei viventi.
La ricerca artistica di Giacometti si concentrò sulla rappresentazione della realtà soggettiva e sull'esplorazione della percezione umana nello spazio e nella forma.

Alla fine della sua vita, sentendosi debole, Alberto lasciò Parigi per farsi curare nell'ospedale cantonale di Coira. Morì l'11 gennaio 1966 e fu sepolto nel cimitero di San Giorgio presso Borgonovo, dove è tutt'ora conservata la sua tomba.
Lasciò un'eredità duratura nell'arte del XX secolo e influenzando generazioni successive di artisti con il suo stile unico e la sua profonda esplorazione della condizione umana.